Un’idea chiara e innovativa sta dietro la nascita di DTCOIN, una criptovaluta ma non solo. Il concetto di DTCOIN è più ampio e variegato, perché si tratta di una valuta che basa il suo controvalore su una specifica risorsa, non esauribile come l’oro o il petrolio, ma in crescita. Una crescita, quelle di DTCOIN, costante come la sua richiesta. Tutto nasce dall’idea di una valuta che possa proteggere il suo valore nel tempo e crescere. Disancorata dal sistema economico tradizionale, quello legato al “gold standard” e oltre il concetto di controvalore reale.

Il nome stesso DTCOIN – che rimanda al concetto di “data” – inizia a circolare nel 2017, l’anno in cui le criptovalute hanno cominciato a diffondersi in maniera più evidente online e nel mondo. Con DTCOIN si decide di creare una criptovaluta diversa dalle altre, utilizzabile come strumento di scambio e valuta di pagamento, proprio me si fa con la moneta legale e attuale, come succede con gli euro e i dollari. Per garantire la correttezza degli scambi e delle transazioni attraverso criptovalute, e per evitare che queste fossero utilizzate come strumento di speculazione, fin dalla loro nascita nella seconda metà degli anni 2000, è stato creato un sistema particolare. Per garantire sicurezza agli utenti nel corso delle mediazioni attraverso criptovalute, è stato deciso di utilizzare la crittografia, attraverso il sistema blockchain che, secondo molti esperti di economia e analisti finanziari, può garantire maggiore sicurezza ed affidabilità rispetto allo scambio attraverso le monete e le valute tradizionali. In questo contesto, nel 2017, si inseriscono i DTCOIN.

Per raccontarne meglio le origini, la storia e l’evoluzione, il creatore dei DTCOIN, Daniele Marinelli ha scritto e pubblicato un ebook. Un “White Paper”, un “Libro Bianco” appunto, nel quale racconta l’esperienza e le potenzialità di questa criptovaluta, facendo il punto sulla situazione generale. La prima edizione dell’ebook è uscita nel giugno 2018, e approfondisce gli aspetti legati alla nascita e all’evoluzione del DTCOIN, che basa il suo valore sui Big Data dei propri utenti, l’ecosistema di cui è protagonista, il DT Circle. Dal contesto all’evoluzione del DTCOIN, con uno sguardo che va oltre, ai giorni nostri, e alla vicina nascita della nuova versione DTCOIN, il DTCOIN 2.0.

I DTCOIN, come anticipato, non sono diversi, per svariati aspetti, dalle valute tradizionali, non si basano sul valore dell’oro o del petrolio, e non si svalutano. Al centro dell’universo DTCOIN ci sono i dati, quelli che lo stesso Marinelli nel suo libro bianco definisce “l’oro digitale”. Le informazioni e i dati sono ciò che maggiormente interessa ai governi, oggi. I confini delle aziende, le loro interconnessioni, i dati dei cittadini, sono quanto più interessa ai governanti. I singoli individui sono presenti, anche in forme diverse e attraverso dati diversi, nei database governativi e attraverso le numerose interazioni quotidiane, via mobile, via internet, e in generale in rete, i dati disponibili per le istituzioni continuano a crescere e moltiplicarsi. Sono proprio i singoli cittadini che, attraverso le indicazioni che forniscono, arricchiscono il mondo: accedendo al proprio account Facebook, prenotando una vacanza online, acquistando un prodotto su un sito di e-commerce. 

La nostra rassegna stampa dedicata:

dati. Si tratta di un meccanismo noto e consapevole. E proprio per questo motivo l’attenzione attorno ai Big Data continua a crescere. I Big Data non sono altro che grandi contenitori che possono racchiudere e analizzare immense quantità di informazioni, scomporle, sezionarle, estrapolarle, creando statistiche e previsioni future. “Soltanto nel 2017 sono stati registrati 35 miliardi di dollari nel mercato dei Big data. Nel 2011 erano 7,6 miliardi e si prevedono 103 miliardi nel 2027. Una crescita esponenziale resa possibile grazie all’adozione di strumenti tecnologici: nel 2011 sono stati venduti 472 milioni di smartphone, nel 2017 oltre 1 miliardo e mezzo”­­, spiega Marinelli. 

Generare dati rappresenta, dunque, un’attività non semplice ma continua, che avviene attraverso i social network, come Facebook, YouTube, Twitter, i blog, i siti di recensioni come Yelp e TripAdvisor, i forum e i portali di e-commerce. Una volta raccolta la mole di dati, è possibile “predire il futuro su base di analisi oggettive consente la creazione di strategie finanziare, politiche e sociali”, si legge ancora nell’e-book. Sono numerosi gli ambiti e i settori che lavorano sui Big Data. Uno dei settori più interessati all’analisi dei dati è quello delle banche, che vogliono sapere e raccogliere quante più informazioni possibili sui propri utenti e sui potenziali clienti. I Big Data, infatti, consentono di calcolare il rischio finanziario di una persona.

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Proprio partendo dall’universo dei dati, nasce il DT Circle: l’ecosistema nel quale si muovono i DTCOIN. Il DT Circle è creato per ottenere il massimo dal valore dei propri dati. Si tratta di una dimensione costruita sul sistema blockchain, che va avanti grazie al valore dei dati di ogni utente. Il DT Circle si presenta come una piattaforma e richiede dei dati per potervi accedere: l’utente, in cambio, riceve l’esperienza all’interno del mondo DT Circle e un guadagno reale. Il Dt Circle funziona come un microcosmo, nel quale è possibile comunicare, interagire, guadagnare. Una condivisione, ad esempio, corrisponde a un guadagno in DTCOIN, che è la criptovaluta del DT Circle. Le informazioni e i dati condivisi nel Dt Cicle vengono veicolati all’ esterno e generano un ritorno per l’utente che può, così, monetizzare la sua esperienza.

Basarsi e sostenersi su un mercato dei dati e sui Big Data differenzia i DTCOIN da tutte le altre criptovalute. Mentre queste ultime, così come le valute tradizionali, hanno un valore fluttuante e che oscilla nel tempo, i DT COIN hanno un valore stabile. Mentre il valore di una criptomoneta è influenzato dalla domanda, dalle vendite e dagli acquisti, e ha un andamento non sempre prevedibile, il DTCOIN ha una base solida e concreta.

Il DTCOIN, inoltre, è una valuta spendibile a tutti gli effetti, in una serie di negozi online e di shop anche offline che accettano DT COIN. Anche attività al di fuori del DT Circle possono accettare i DT COIN come metodo di pagamento. Il DTCOIN può essere scambiato con altre criptovalute o valute tradizionali, ed è lo strumento di guadagno nell’ecosistema DT Circle.

Chi ha pensato e creato il DT COIN, ha immaginato anche un’evoluzione della valuta stessa. Si parla infatti, di DTCOIN 1.0 per la criptovaluta nelle sue fasi iniziali di vita, con una gestione privata della blockchain su cui la moneta è costruita. La società DTCOIN UK, incaricata dello sviluppo del progetto, – non è dt coin truffa – gestisce la moneta e la tecnologia proof-of-work, che consente – dopo una serie di calcoli e statistiche – di rilasciate nuove monete sul mercato. Successivamente, in una seconda fase, il DTCOIN 1.0 farà uno swap su una tecnologia decentralizzata e distribuita. L’utente potrà depositare le sue monete in un nuovo wallet,

ricevendo automaticamente i DTCOIN 2.0. Un’evoluzione verso un sistema più complesso che consentirà l’attivazione dell’ecosistema DT Circle. DTCOIN 1.0, dunque, ha lo scopo di raccogliere consenso e fondi per la creazione del Dt Circle, ma non è direttamente utilizzata in esso.