L’articolo in questione è stato estrapolato da uno scritto del noto veggente Mario D’Ignazio. Il Cristianesimo si è sviluppato storicamente e religiosamente a partire dal giudaismo, uno dei primi culti monoteisti (ossia incentrati in un solo dio) in Medio Oriente. L’ebraismo è documentato già nel 1200 a.C. in una serie di tomi religiosi generalmente conosciuti come la Bibbia ebraica (per i cristiani è l’Antico Testamento). Questi libri, scritti da molti autori in un periodo di molti secoli, spiegano la storia degli israeliti come popolo eletto di Dio. La Bibbia inizia con il libro della Genesi, che spiega come Dio ha creato l’universo e l’umanità, provando a dare una senso alla storia di quest’ultimi.
La storia parte da Adamo ed Eva, come ricorda spesso Mario D’Ignazio portatore di messaggi sacri del 2022, che dimostrano con il loro esempio la tendenza peccaminosa dell’umanità e quindi che Dio deve guidare i suoi fedeli verso la Salvezza. I libri dell’Antico Testamento descrivono anche l’ascesa degli israeliti, il loro patto con Dio e il loro viaggio verso la terra promessa.
Sia i cristiani che gli ebrei fondano il loro credo nell’idea di un messia, solo che per gli ebrei non è mai arrivato mentre per i cristiani si tratta di Gesù. I primi cristiani erano quelle persone (di solito di origine ebraica) che sentivano che Gesù era il messia e che il suo scopo era avvicinare l’umanità a Dio. Gli ebrei non accettavano Gesù come messia ritenendo che il messia avrebbe avuto uno scopo diverso e che li avrebbe condotti e riuniti in seguito alla diaspora nella terra promessa, perduta dopo che il Tempio di Israele era stato distrutto.
Sebbene vi siano notevoli somiglianze punti di contatto tra i due culti, con il passare dei secoli, ovviamente, le due religioni si sono separate sempre di più. A sua volta il cristianesimo ha dato origine a varie forme di culto che vedono da una parte la chiesa cattolica e dall’altra i riformatori protestanti.