Il diritto all’oblio è stato introdotto per la prima volta dalla Corte di giustizia europea nel maggio 2014. Questa sentenza ha stabilito che i cittadini dell’Unione Europea hanno il diritto di richiedere ai motori di ricerca, come Google, di rimuovere determinati risultati di ricerca associati al loro nome. Questo diritto è stato ulteriormente sancito nell’Articolo 17 del Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR) del 2018, che consente di richiedere la cancellazione dei propri dati personali da internet. La procedura per cancellare notizie da internet richiede che le informazioni siano giudicate “inesatte, inadeguate, irrilevanti o eccessive” e che non vi sia un interesse pubblico prevalente nel mantenerle accessibili. Questo ha implicazioni significative per chi desidera rimuovere informazioni personali da Google o eliminare il proprio nome dai risultati di ricerca Google.

L’implementazione del diritto all’oblio da parte di Google

Google, essendo il motore di ricerca più utilizzato al mondo, ha sviluppato un sistema specifico per gestire le richieste di rimozione delle informazioni personali. Quando un individuo desidera cancellare notizie da Google, deve compilare un modulo web dedicato, fornendo dettagli come gli URL specifici da rimuovere e una spiegazione del motivo per cui tali contenuti dovrebbero essere eliminati. Questo modulo per la richiesta di rimozione delle informazioni personali da Google richiede una descrizione precisa della relazione tra i contenuti e l’utente, nonché il motivo per cui questi dovrebbero essere eliminati dai risultati di ricerca. I revisori di Google esaminano manualmente ogni richiesta, valutando se le informazioni siano di interesse pubblico e bilanciando questo con i diritti dell’utente alla privacy. In caso di non conformità, le penalità possono raggiungere fino a 35 milioni di euro o il 7% del fatturato globale, sottolineando l’importanza del rispetto delle normative.

Come cancellare notizie da Google

Processo di invio della richiesta

Per cancellare notizie da internet attraverso Google, è necessario seguire una procedura specifica. Il primo passo consiste nel compilare il modulo di richiesta di rimozione delle informazioni personali disponibile sul sito di Google. Questo modulo richiede informazioni dettagliate, tra cui l’URL specifico delle pagine da rimuovere, una descrizione del motivo per cui si richiede la rimozione e la query di ricerca che porta a tali contenuti. È fondamentale essere chiari e dettagliati nella descrizione del motivo per cui le informazioni dovrebbero essere rimosse, evidenziando se sono “inesatte, inadeguate, irrilevanti o eccessive”. È anche necessario fornire un indirizzo email di contatto per eventuali comunicazioni aggiuntive da parte del team di revisione di Google.

Valutazione e decisione da parte di Google

Una volta che la richiesta è stata inviata, i revisori di Google esaminano manualmente ogni caso. La decisione viene presa bilanciando il diritto alla privacy dell’individuo con l’interesse pubblico a mantenere le informazioni accessibili. Google considera vari fattori, tra cui il ruolo pubblico del richiedente, la fonte delle informazioni, l’attualità dei contenuti e il loro impatto sugli utenti di Google. Ad esempio, le informazioni su figure pubbliche o rilevanti per la sicurezza pubblica potrebbero essere mantenute nei risultati di ricerca. Se le informazioni vengono giudicate non più pertinenti o obsolete, Google procederà con la rimozione dei contenuti dai risultati di ricerca relativi al nome dell’utente. È importante notare che questa rimozione si applica solo alle query specifiche che includono il nome dell’utente e non necessariamente rimuove il contenuto dalla fonte originale del web.

Consigli legali per avvocati e webmasters

Strategie per avvocati nella richiesta di rimozione

Gli avvocati che assistono i clienti nel processo di rimuovere informazioni personali da Google devono adottare un approccio metodico e ben documentato. È essenziale raccogliere tutte le prove pertinenti che supportano la richiesta, come sentenze di assoluzione, certificati di prescrizione o altri documenti legali che dimostrino l’inesattezza o l’obsolescenza delle informazioni. Quando si compila il modulo per la richiesta di rimozione delle informazioni personali da Google, è utile organizzare le URL in gruppi tematici, facilitando la comprensione del contesto da parte del team di revisione di Google. Inoltre, può essere vantaggioso caricare i file di supporto su una piattaforma di cloud sharing, come Google Drive, e includere il link condivisibile nel modulo di richiesta per rendere accessibili i documenti necessari.

Per casi complessi o quando Google respinge una richiesta, può essere opportuno presentare un reclamo al Garante per la protezione dei dati personali. Questo processo richiede una preparazione dettagliata e una buona conoscenza delle normative sulla privacy. Collaborare con specialisti del diritto all’oblio e della protezione dei dati può aumentare le possibilità di successo nel far eliminare il nome dai risultati di ricerca Google.

Best practices per i webmasters

I webmasters hanno un ruolo cruciale nel gestire le richieste di rimozione dei contenuti dai loro siti. Quando un utente contatta il webmaster per cancellare notizie da Google, è importante rispondere tempestivamente e professionalmente. Se la richiesta è legittima, basata su documentazione legale come sentenze di assoluzione o altre decisioni giudiziarie, i webmasters dovrebbero procedere con la deindicizzazione della pagina o la rimozione del contenuto.

Implementare file “robots.txt” per impedire l’indicizzazione da parte dei motori di ricerca o utilizzare meta tag “noindex” nelle pagine web sono misure tecniche efficaci per gestire queste richieste. È anche consigliabile collaborare con esperti legali per assicurarsi che le azioni intraprese siano conformi alle normative vigenti e che il sito web mantenga una politica chiara e trasparente sulla gestione delle richieste di rimozione.

Infine, per prevenire future problematiche legate alla privacy, i webmasters dovrebbero aggiornare regolarmente le loro politiche di gestione dei dati e formazione del personale sulle best practices per la protezione dei dati personali. Questi passi non solo aiutano a rispettare il diritto all’oblio, ma migliorano anche la reputazione del sito web come entità rispettosa della privacy dei suoi utenti.